Non smetteremo di esplorare. E alla fine di tutto il nostro andare ritorneremo al punto di partenza per conoscerlo per la prima volta (T. S. Eliot)

 
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Castelnuovo della Daunia
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Un po' di storia

Centro situato su un colle alla destra del Fortore, ad oriente dei monti della Daunia da cui nel 1864 gli venne dato l’attributo della Daunia in sostituzione di de Sclavis, dagli Schiavoni che vi si erano rifugiati prima nel 643 d. C. Anticamente infatti il suo nome era Castrum Sclavorum ed in seguito Castelluccio de Sclavis.
Sotto Guglielmo II detto il Normanno, fu feudo di Ruggiero de Parisio, poi conte di Loretello che lo donò al vescovo di Bovino.
Nel XIII secolo appartenne ai conti di Troia e a Carlo I d’Angiò, quindi a Gerico d’Alemanna ed infine alla regina Giovanna I che nel 1352 ne fu Signora. Quando Alfonso I d’Aragona ne fece dono a Carlo de Sangro, prese il nome attuale e divenne marchesato.

 

 

 

 

Da visitare

 

La FONTE CAVALLINA. Nel territorio di Castelnuovo, che svetta a picco sul Canale dei Greci e spazia su un ampio orizzonte, vi sono diverse sorgenti di acque leggere e fresche. La più importante di esse é conosciuta come la Cavallina presso la quale spesso vanno a rifornirsi del prezioso liquido gli abitanti del luogo e dei comuni circostanti. Di recente é stata costruita una struttura termale che sfrutta queste acque per le cure di varie patologie.

S. MARIA DELLA MURGIA fu costruita nell’XI secolo e successivamente ampliata ed abbellita. Di notevole interesse sono i due portali di pietra locale del XIV secolo, un sepolcro seicentesco ed il coro in legno pregiato, finemente intagliato.

Il CONVENTO dei Frati Minori é stato edificato insieme alla chiesa nel 1573. Fino a tale data i frati dimoravano nella chiesina dell’Incoronata. La struttura, di stile rinascimentale, é stata rintoccata nel 1700 aggiungendovi del barocco leccese. All’interno vi sono quadri del ‘600 di scuola napoletana.

 

 

Folklore, feste e sagre

 

 

6 Gennaio – Sacra rappresentazione della natività nel centro storico dell’abitato.

17 Gennaio – S. Antonio Abate. Rivive l’usanza del fuoco purificatore e propiziatore, con cui le antiche comunità contadine invocavano il buon andamento dell’annata agraria e la protezione da calamità e sciagure.

Ultimo sabato di Aprile – Festa in onore di Maria S.S. dell’Icoronata, presso l’omonima chiesetta.

Seconda domenica di Maggio – Maria S.S. della Stella, protettrice dei campi e delle messi. In epoca imprecisata, gli abitanti di Castelnuovo costruirono per lei una chiesetta. Ancora oggi, é meta di pellegrinaggio per tanti fedeli che vivono la devozione per la Madonna della Stella. I pellegrini si recano a piedi, a volte scalzi, lungo tutto il tragitto e, passando per i poderi, recitano salmi dedicati alla protettrice dei campi. La processione si conclude con gli spari dei mortaretti e le note della banda del paese. Oltre ai riti sacri, anche tavolate all’aperto e gare di vario genere disputate sul piazzale antistante la chiesetta.

13 Giugno – Presso il convento dei Frati Minori si svolge la festa in onore di S. Antonio da Padova.

16 Agosto – S. Rocco. Dopo la celebrazione della Santa Messa in Località “Mulino a Vento”, sul piazzale antistante la piccola cappella si svolge la processione, durante la quale la statua del santo é portata in paese per la benedizione degli automezzi. In serata sagra “d’i zanghétte”. Si tratta di pasta fresca fatta in casa con farina, acqua, uova, sale. La massa si stende in modo sottile e poi si spezzetta abbastanza irregolarmente, quindi viene cucinata in una “cavdhr”, grande caldaia e condita con un sugo di pomodoro fresco, olio d’oliva, aglio, peperoncino, rucola e cacioricotta. Degustazione, con vino verace, in piazza Plebiscito.

15 e 16 Settembre – Festa patronale in onore di S. Maria della Murgia, protettrice del paese, e di S. Placido. Tra i festeggiamenti, anche la fiera di merci e bestiame, risalente al 1820, che oggi si identifica con l’Expo Monti Dauni.

 

 

 


 
 
 
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